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La memoria e i percorsi partigiani
La memoria e i percorsi partigiani
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“LA MEMORIA E I PERCORSI PARTIGIANI” è un itinerario ad anello di carattere ciclo-escursionistico (livello di difficoltà facile), della lunghezza di circa 35 km, che si snoda tra centri abitati e nelle zone collinari, su strade bianche, sentieri e viabilità asfaltata, attraversando i comuni di Bricherasio, Luserna San Giovanni, Prarostino e San Secondo di Pinerolo.
Intraprendere il “viaggio” vuol dire non solo conoscere culturalmente e ambientalmente una parte dei comuni della bassa Val Pellice, perdendosi nei suoi incantevoli paesaggi, nelle sue aree boscate e nelle sue colline ricolme di frutteti e vigneti, ma vuol dire scoprire e ripercorrere la storia e le vicende che hanno caratterizzato la vita locale del territorio durante la Seconda Guerra Mondiale. Una vita fatta di scontri, di fucilazioni e di rastrellamenti. Una vita fatta di Resistenza.
L’itinerario, nella sua frazione in territorio bricherasiese, percorre perlopiù strade bianche o piste boschive collegando fra loro le località Cappella Moreri, San Michele, Toretti, Rivà, Cuccia, Piani e accompagnando così il turista attraverso il tipico paesaggio pedemontano e rurale della bassa Val Pellice, caratterizzato da ampie aree boscate, coltivazioni a vigneto (Bricherasio è sede del Consorzio di Tutela della DOC Piemontese) e frutteti (kiwi, mele, piccoli frutti). Seguendo il percorso si attraverseranno le diverse località che sono state interessate dalle vicende legate alla Resistenza. Come la borgata Toretti dove, nella notte del 18 novembre 1944, i nazi-fascisti sorpresero il giovane partigiano Cesare Caffaratti (detto “Cege”) che fu trucidato insieme al civile Vittorio Bonansea, oppure Cascina Badariotti, che divenne teatro dell’episodio più cruento e ricordato della Lotta di Liberazione sul Territorio di Bricherasio. Infine il percorso attraversa la frazione San Michele dove si trova l’Ecomuseo della Resistenza, centro di documentazione sulla guerra partigiana nella zona bricherasiese che ospita la mostra permanente “La Guerra di bastian”, tratta dall’omonimo testo di P.Gilli.
L’itinerario prosegue nel territorio del Comune di Prarostino, riprendendo la traccia del percorso “Il giro Storico del Faro”, che, attraverso boschi e vigneti tocca diverse località, teatro di avvenimenti legati alla Resistenza, primo fra tutti l’Eccidio del Bric avvenuto il 17 novembre 1944 dove nove civili morirono per mano dei nazisti. I soldati tedeschi si erano intruffolati nella cascina isolata, prendendo in ostaggio i proprietari e gli ospiti che nel corso della giornata vi si recarono per aiutare la famiglia con la raccolta delle mele, nella speranza dell’arrivo di qualche partigiano.
Purtroppo, la vicenda ebbe un tragico epilogo e oggi in prossimità della casa del Bric è posta una lapide a ricordo di quei dieci sventurati che morirono per mano della follia umana che la guerra inevitabilmente scatena.
Il percorso nel territorio sansecondese inizia da via Gay, al confine con Prarostino. Prosegue poi attraversando la frazione Miradolo, nella quale si incontra la lapide dedicata a Paolo Frairia e l’edicola con la targa in ricordo di Giuseppino Fossat. Proseguendo, dopo aver ammirato la Chiesa di Santa Maria Assunta, edificio barocco del XVII secolo, si lascia Miradolo e si raggiunge il viale della Rimembranza, luogo il quale sono presenti i cippi commemorativi dei Caduti in guerra. Costeggiando la Chiesa Parrocchiale si raggiunge il capoluogo, nel quale l’itinerario incontra la lapide commemorativa dei partigiani Lino Dagotto e Michele Fornero. A seguire, all’interno del parco Avis è collocato il cippo evocativo del sacrificio dei deportati ed internati nei campi di concentramento della Seconda Guerra Mondiale, ai quali è anche dedicata la via. Si continua passando davanti all’edificio comunale su via Bonatto, e si arriva all’incrocio su via Rol, dove è ubicato il Monumento ai Caduti del 1915-1918 e 1940-1945. Uscendo dal centro abitato, all’incrocio tra via Carlos Pellegrini e via Godino Delio, è posto il cippo nel luogo in cui cadde Delio Godino, l’11/11/1944. In via Marco Polo, nei pressi di un tornante, si trova il cippo commemorativo di Gustavo Odino, caduto per la Libertà.
Per maggiori informazioni sulle caratteristiche tecniche del percorso e per poter visualizzare la traccia dell’itinerario collegarsi al sito www.piemonteoutdoor.it.
Il progetto è stato realizzato con il contributo del Gal Escartons e Valli Valdesi nell’ambito dell’attuazione del Piano di Sviluppo Locale 2014-2020. Bando pubblico 7.5.2 Tipologia 1 “Sostegno a investimenti per interventi puntuali e di valenza locale relativi ad infrastrutture turistico – ricreative ed informazione”.
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